Di cosa si tratta?
È una condizione di malessere, ansia, timore all’idea di uscire di casa dopo un periodo di distanziamento sociale.
Quando sopraggiunge?
È una condizione che sopraggiunge ad esempio in concomitanza con la pandemia da Covid-19, in seguito all’essere stati costretti a stare isolati dagli altri, a cambiare le nostre abitudini di vita e a vivere una condizione di distacco dalla realtà esterna.
È una condizione che può colpire tutti, sia chi è già portato a soffrire di sintomatologie ansiose sia chi ha vissuto i lockdown con positività.
Con quali sintomi si presenta?
Cosa è “andato storto” perché sopraggiungesse questa condizione?
Noi esseri umani siamo portati ad abituarci alle situazioni, anche quando queste sono spiacevoli e a cercare di riorganizzarci per creare una nuova zona di comfort, così come è accaduto durante la pandemia per Covid-19. Durante questo periodo molti di noi, al fine di evitare il contagio, hanno cercato di modificare le proprie giornate, abitudini, il lavoro e le relazioni. Tali cambiamenti hanno portato un considerevole ribilanciamento del proprio modo di vivere lo spazio circostante (spazio inteso non soltanto a livello concreto ma di conseguenza anche a livello psichico e emotivo).
La casa è diventata così il luogo del rifugio dal mondo esterno, visto come pericoloso e contagioso. Le nuove abitudini e il nuovo modo di vedere il mondo e viversi la propria casa, hanno portato a far sì che ognuno di noi creasse una nuova zona di comfort.
Per questi motivi, finita la pandemia, uscire da casa e tornare alle abitudini di un tempo (lavoro, interessi, routine quotidiane) non è così semplice, ma piuttosto porta con sé timore, ansia, fatica, diffidenza. Tale condizione prevede la possibilità di stabilire una nuova routine.
Cosa posso fare per prendermi cura di me?
La sindrome della capanna è solitamente una condizione momentanea ma se persiste possiamo trovare più modi per prenderci cura di noi: