"La meditazione non è altro che un ritorno a casa, un semplice riposo interiore. Non è il canto di un mantra, non è neppure preghiera: è un semplice ritorno a casa per riposarsi un poco. Non andare da nessuna parte è meditazione, essere semplicemente dove di si è. Non esiste un altro posto: essere semplicemente dove si è, occupare solo lo spazio in cui ci si trova…"
“Il libro arancione. Tecniche di meditazione”, Osho, 1981, pagina 101
La meditazione è un processo di lenta e profonda trasformazione personale, in cui progressivamente, la persona giunge ad una maggiore e più fiorente chiarezza mentale e alla conoscenza dei meccanismi inconsapevoli che lo condizionano nelle proprie scelte e direzioni. La meditazione è un processo di attivazione o apertura emotiva, la quale permette di raggiungere una maggiore consapevolezza dei propri pensieri e delle proprie azioni, permettendo così a chi medita di armonizzarsi con l’ambiente e ritrovare una visione più aperta e più ampia dell’esistenza.
Solitamente la mente di ogni persona è sovraccarica di pensieri, scorie, energie contrite e in tensione. Per molte ore del giorno, anche quando la persona non ne è consapevole, la mente continua a rimuginare, sempre immersa in ansie e preoccupazioni. La meditazione è sostanzialmente l’opposto. Rappresenta un momento nel quale, il traffico mentale si dissolve, il pensiero si mette a riposo.
La meditazione non prevede alcuna finalità. È un momento nel quale la persona non sta facendo nulla in particolare ma anzi si limita ad essere. La meditazione è nel presente, nel qui ed ora di quel momento.
Meditare significa dedicare un momento alla non attenzione. Inizialmente, risulta molto difficile. Solitamente, quando chiedo alle persone di sedere e rimanere in silenzio, sale l’irrequietezza, le sensazioni di formicolio. Al corpo gli sembrerà che gli sta accadendo qualcosa di strano. Il corpo non è abituato a non far niente e nemmeno la mente, per questo troverà tutti i modi per aggirare l’obiettivo ed essere d’intralcio.
Il mantra più profondo è legato alla respirazione, all’ascolto dell’aria che entra ed esce dal proprio corpo. Grazie all’ascolto del respiro la persona si focalizza sul qui ed ora di quello che sta accadendo dentro di sé.
Il processo meditativo pone l’accento sul favorire l’accettazione o l’atteggiamento non giudicante rispetto a tutto ciò che la persona coglie o sente dell’esperienza che sta vivendo. L’accettazione permette all’individuo di essere aperto al piacere e al dolore, alla frustrazione e alla sorpresa. L’accettazione favorisce l’accoglienza anche di quelle parti della nostra personalità che vorremmo allontanare o eliminare (tristezza, preoccupazione, paura, dolore fisico, difficoltà interpersonali, dipendenze, ...)