Image by pikisuperstar on Freepik
Qual è l’importante compito dello psicoterapeuta?
Non crediate che lo psicoterapeuta di fronte a voi lavori attraverso una lista mentale strutturata per interfacciarsi con voi e aiutarvi nel vostro processo di crescita. Certo, si è accuratamente formato e sensibilizzato a livello clinico, nel riconoscere le sintomatologie che descrivono un malessere o un disturbo, nel definire i punti di forza e le risorse della persona e riconoscere il livello di preoccupazione e gravità tale per chiedere aiuto ad altri professionisti del settore (logopedista, psichiatra, neuropsichiatra infantile,…) o intraprendere altre strade di trattamento.
È bene ricordato dunque, che voi non siete macchine. Ma ognuno ha il proprio mondo dentro di sé e ridurre tutto al perseguire un’unica mappa che possa decifrare la strada per entrare in ogni persona sarebbe svalutare colui con il quale si sta intrattenendo un colloquio clinico.
La psicoterapia si occupa della cura dell’anima e ogni psicoterapeuta per sintonizzarsi con l’interiorità di una persona dovrà utilizzare tutta la sua sensibilità ed empatia e tutta la sua esperienza, tese a mettere a suo agio la persona, a creare un legame di fiducia in cui sentirsi al sicuro per aprire la sua emotività all’altro. La relazione che si crea tra il terapeuta e la persona che chiede aiuto definisce uno dei preziosi ingredienti, utile per favorire il benessere della persona.
L’empatia fa riferimento al modo con il quale il terapeuta “entra nel mondo percettivo privato dell’altro e al sentirsi del tutto a proprio agio in esso. Richiede una sensibilità continua ai mutamenti emotivi che intercorrono in quest’altra persona, alla paura, alla rabbia, alla tenerezza o alla confusione o a qualsiasi altra emozione essa stia esprimendo. Vuol dire vivere temporaneamente la vita dell’altro, muoversi in essa con delicatezza e senza dare giudizi; […] Significa verificare frequentemente con questa persona l’accuratezza delle vostre sensazioni, e farsi guidare dalle risposte che ricevete” (Rogers, 1980, citato in Hargarden e Sills, 2002, p. 35).
Per questo il professionista, ha un compito non poco delicato, a volte basta poco per incrinare un rapporto. Sappiamo quanto questo sia sensibile ai mutamenti. Ognuno, infatti può pensare ai rapporti che sono cambiati nella propria vita, a volte anche per incomprensioni, banalità o parole dette sull’onda della frustrazione. Rovinando così tutto.
Immaginate come tutto questo possa essere amplificato in quanto, la persona che entra nella stanza della terapia non cerca giudizi o critiche piuttosto ascolto, tenerezza, comprensione, empatia ma soprattutto fiducia per ritrovare fiducia in se stesso e così nel mondo che lo circonda.
Qual è l’importante ruolo della persona che viene accolta nella stanza della terapia?
Nonostante il terapeuta abbia l’importante compito di svolgere al meglio il suo ruolo e rispondere all’aspettative dell’altro, non dobbiamo dimenticarci che anche la persona ha il suo bel da fare.
Non è possibile pensare a una psicoterapia dove la persona si sedie e aspetta che la soluzione passivamente possa farsi strada dentro di sé.
Il professionista non è un mago con la bacchetta magica che fa magie, piuttosto è colui che accompagna la persona nel suo percorso di crescita, aiutandola a trovare ciò che è meglio per sé, ad andare incontro al suo cambiamento, ricordandole che ha il potere di scegliere, di esprimere e gestire le sue emozioni e di percorre il cambiamento che desidera.
È la persona, il reale protagonista della psicoterapia, colui che ha in mano il proprio cambiamento.
Perciò, sì, hai sentito bene…il vero protagonista sei tu. Perciò attivati, mettiti in gioco.
Percorri il tuo cammino, sarà una splendida avventura.