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Negli ultimi anni e specie nel post pandemia, la fascia dei giovani è quella che maggiormente si è vista tagliare dalla sfera sociale, dagli interessi/sport (inteso come tempo speso per lo sfogo) e dalla possibilità di investire energie nel progettare il proprio futuro. L’osservatorio Adolescenti del Comune di Ferrara, nel 2021 ha effettuato un’indagine sull’impatto del Covid su un campione di 20.750 studenti della regione, di cui 1.393 stranieri tra gli 11 e i 19 anni di età. I dati hanno registrato aumento dell’aggressività, maggiori assunzioni di alcol e fumo, chiusura in se stessi, disturbi del sonno, difficoltà relazionali e talvolta atti di autolesionismo. Oltre, a insicurezza, ansia, attacchi di panico, calo della fiducia nel sistema formativo, aumento della consapevolezza di dover espatriare per costruirsi un futuro, chiusura in se stessi. Non mancano però una forte motivazione a informarsi e a mettersi in gioco per costruire il mondo che verrà.
Molti credono che faccia la differenza quante cose sappiamo, quanto abbiamo studiato o quanto siamo bravi in matematica, in chimica o in ambito musicale,.. Certo, non sono qualità da scartare o da svalutare (è sempre importante nutrire la nostra mente e arricchirci in quanto individui pensanti) ma cerchiamo di andare più a fondo.
I dati, per la fascia dei giovani-adulti, registrano la presenza di problematicità a livello dell’alfabetizzazione emozionale e alla capacità dell’individuo di gestire le emozioni che sente (Goleman, 1995).
Salovey e Mayer (1990), definirono l’intelligenza emotiva come la capacità che hanno le persone di monitorare le sensazioni proprie e altrui, discriminando tra le varie emozione ed usando le informazioni raccolte per incanalare pensieri ed azioni. Il termine fu poi ripreso da Goleman (1995), il quale descrive l’intelligenza emotiva come il miglior predittore in grado di determinare il successo nella vita dell’individuo.
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Nel 1995, Goleman considera le emozioni come “impulsi ad agire, piani d’azione dei quali ci ha dotato l’evoluzione per gestire in tempo reale le emergenze della vita”.